⚡️BOMBA WTA! Paolini è stata duramente criticata per una “finta infortunio”, dall’infortunio alla caviglia a Dubai fino alla malattia durante i Finals, tutto per qualificarsi a Riyadh. La comunità del tennis è sconvolta dalla “Rocambolesca polémica”, una controversia sul fair play senza precedenti. Mentre i fan si dividono e gli esperti criticano duramente, Paolini rompe finalmente il silenzio con una frase che lascia tutti senza parole.

Il mondo del tennis femminile è in subbuglio. Jasmine Paolini, la numero 4 del ranking WTA e finalista agli ultimi Roland Garros e Wimbledon, si trova al centro di una tempesta mediatica senza precedenti. L’accusa è gravissima: aver simulato infortuni per garantirsi la qualificazione alle WTA Finals di Riyadh, in programma dal 2 al 9 novembre 2025. Da Dubai, dove si era ritirata per un problema alla caviglia destra durante il quarto di finale contro Beatriz Haddad Maia, fino alla misteriosa “malattia” che l’ha costretta a saltare il WTA 1000 di Tokyo e a gestire con il contagocce gli impegni asiatici, ogni passo della 29enne toscana è stato passato al setaccio.
La miccia è scoppiata quando, nonostante le assenze eccellenti di giocatrici come Aryna Sabalenka (infortunio alla spalla) e Iga Świątek (squalifica per doping), Paolini è riuscita a centrare l’ottavo e ultimo posto disponibile per Riyadh. Un traguardo storico per l’Italia, ma che ha fatto storcere il naso a molti. “È troppo comodo”, ha tuonato su X l’ex giocatrice francese Marion Bartoli. “Ritirarsi a Dubai, poi saltare Tokyo per ‘malattia’, e ritrovarsi fresca come una rosa a Riyadh? Il timing è sospetto”. Il post ha raccolto oltre 50.000 like in poche ore, dando il via a una valanga di commenti. Anche l’analista spagnolo José Morgado ha definito la vicenda “una macchia sul fair play”, accusando Paolini di aver approfittato del sistema di punteggio WTA, che premia chi accumula punti senza necessariamente completare i tornei.
I tifosi si sono divisi in due fazioni. Da un lato, i sostenitori della giocatrice di Bagni di Lucca difendono la sua integrità: “Jasmine ha lottato tutta la stagione, ha battuto le top player, ha meritato Riyadh con i fatti, non con i ritiri”. Dall’altro, una schiera di detrattori – soprattutto sui social anglosassoni – parla di “strategia calcolata”. Un utente ha persino creato un grafico che confronta i ritiri di Paolini con quelli di altre top 10 negli ultimi 12 mesi: la toscana ne conta tre, contro una media di 1,8. “Statistiche che non mentono”, è stato il commento.
La WTA, dal canto suo, ha aperto un’indagine interna. Fonti vicine all’organizzazione rivelano che il medical staff sta riesaminando i referti medici presentati da Paolini a Dubai (distorsione di secondo grado alla caviglia) e i certificati per la “gastroenterite virale” che l’ha colpita in Asia. “Non tolleriamo comportamenti che minano la credibilità del circuito”, ha dichiarato un portavoce, senza però confermare sanzioni imminenti.
In questo clima rovente, Paolini ha scelto il silenzio per settimane. Nessun post, nessuna stories, solo allenamenti a porte chiuse a Forte dei Marmi. Fino a ieri. Durante una breve conferenza stampa pre-Riyadh, organizzata in videoconferenza dall’Italia, la numero 4 WTA ha finalmente parlato. Visibilmente tesa, con la voce che tremava appena, ha risposto alla raffica di domande con una frase secca, destinata a entrare negli annali: “Io non ho mai bisogno di dimostrare niente a nessuno, se non a me stessa”.
Il silenzio in sala è stato tombale. Nessun giornalista ha osato replicare. Paolini ha aggiunto solo: “Ho giocato con il dolore per tutta la stagione. Ho vinto tornei importanti. Ho perso finali Slam. Ho dato tutto. Chi vuole credere alle voci, è libero di farlo. Io so chi sono”. Poi ha chiuso il collegamento.
La dichiarazione ha diviso ulteriormente l’opinione pubblica. Per i fan, è stata una lezione di dignità: “Jasmine ha risposto con la classe di una campionessa”. Per i critici, invece, è apparsa come un’ammissione indiretta: “Se non devi dimostrare niente a nessuno, significa che non hai argomenti”. Intanto, a Riyadh, Paolini debutterà domani contro Coco Gauff. Il campo sarà il suo unico giudice.
La “Rocambolesca polémica”, come l’ha ribattezzata la stampa italiana, è lontana dall’essersi conclusa. Ma una cosa è certa: Jasmine Paolini ha scelto di rispondere con l’arma che conosce meglio, la racchetta. E forse, alla fine, sarà proprio il suo tennis a zittire tutti.
