“CHI SI CREDE DI ESSERE PER GIUDICARMI?!” — Aryna Sabalenka ha ROTTO IL SUO SILENZIO e ha risposto con forza alle accuse dell’allenatore Anton Dubrov

Il mondo del tennis è stato scosso da una clamorosa esplosione emotiva dopo che Aryna Sabalenka, numero uno del tennis femminile bielorusso, ha rotto il silenzio con una dichiarazione che ha fatto il giro del mondo. “Chi si crede di essere per giudicarmi?!” – ha gridato Sabalenka in risposta alle recenti accuse del suo allenatore Anton Dubrov, segnando la fine di una delle collaborazioni più durature e di successo del circuito WTA.

Secondo quanto riportato da fonti vicine alla giocatrice, lo scontro sarebbe avvenuto subito dopo la sua eliminazione alle WTA Finals di Cancun, in un momento di altissima tensione. Dubrov, che la segue dal 2018 e l’ha accompagnata nei momenti più importanti della sua carriera, avrebbe criticato alcune delle sue scelte tattiche e il suo atteggiamento in campo. Ma questa volta, Sabalenka non ha voluto restare in silenzio. “Non ho più bisogno di lui come allenatore. Sono io che pago e ho tutto il diritto di fare quello che voglio!”, avrebbe dichiarato con tono deciso, secondo quanto riportato da un giornalista presente nel backstage.

L’atmosfera tra i due era già tesa da settimane, soprattutto dopo alcune prestazioni deludenti durante l’ultimo tratto della stagione. Negli ultimi mesi, Sabalenka aveva mostrato segni di frustrazione e stanchezza mentale, elementi che spesso emergono quando un’atleta di altissimo livello si trova sotto pressione costante. Tuttavia, pochi si aspettavano che il rapporto con Dubrov, considerato fino a poco tempo fa una figura quasi familiare per lei, si spezzasse in modo così brusco e pubblico.
L’immediata reazione di Anton Dubrov non si è fatta attendere. In un’intervista esclusiva rilasciata poche ore dopo lo sfogo di Sabalenka, l’allenatore ha cercato di mantenere la calma, dichiarando: “Aryna è una grande campionessa, ma sta attraversando un momento difficile. Non serbo rancore, ma credo che stia commettendo un errore lasciandosi guidare solo dalle emozioni.” Le sue parole, però, non hanno fatto che alimentare ulteriormente il dibattito, dividendo l’opinione pubblica tra chi sostiene l’autonomia della giocatrice e chi difende l’importanza della guida tecnica.
Sui social media, il nome di Sabalenka è immediatamente balzato in cima ai trend mondiali. Migliaia di fan hanno espresso il loro sostegno, lodando la sua forza di carattere e la sua determinazione a prendere in mano il proprio destino. Altri, invece, hanno espresso preoccupazione per il futuro della tennista, temendo che la mancanza di una figura di riferimento possa influenzare le sue prestazioni nelle prossime stagioni.
Nonostante la tempesta mediatica, Sabalenka sembra decisa a voltare pagina. “Ho imparato a fidarmi di me stessa,” avrebbe detto in un’intervista successiva. “Non voglio più che nessuno mi dica come devo essere o cosa devo fare.” Parole che segnano non solo la fine di un rapporto professionale, ma anche l’inizio di una nuova fase nella sua carriera — una fase in cui Aryna Sabalenka sembra pronta a camminare da sola, con la stessa grinta e determinazione che l’hanno resa una delle atlete più forti e temute del mondo.
