Non era mai successo. Non a Jannik Sinner, non in diretta tv, e soprattutto non con Nicola Pietrangeli, l’ultima vera leggenda vivente del tennis italiano, due volte campione al Roland Garros e capitano storico di Coppa Davis.

Ieri sera, durante la puntata speciale di “Campioni – La notte dei numeri 1” su Sky Sport Tennis, l’atmosfera era già elettrica. Sinner era ospite d’onore dopo il trionfo alle ATP Finals di Torino (il secondo consecutivo) e la certezza matematica di chiudere il 2025 da numero 1 del mondo per il secondo anno di fila.
Poi è intervenuto in collegamento Nicola Pietrangeli, 92 anni portati con la solita grinta romana, e ha sparato a zero:
«Questo ragazzo è troppo individualista. Ha perso la fame. Dopo il caso doping (anche se l’hanno assolto, qualcosa rimane) e questi trofei che sembrano arrivare troppo facili, non rappresenta più lo spirito italiano. Ai miei tempi giocavamo per la maglia, per l’Italia, non per i soldi e per gli sponsor americani. Jannik sembra più svizzero che italiano».
Lo studio è ammutolito. Federica Masolin ha cercato di cambiare argomento, Fabio Fognini (altro ospite) ha abbassato lo sguardo, Stefano Meloccaro è diventato rosso pompeiano.
Jannik è rimasto in silenzio per sette secondi interminabili. Poi ha preso il microfono con la mano destra, l’ha appoggiato lentamente sul tavolo con un tonfo secco che ha fatto tremare le telecamere, ha alzato la testa e ha guardato dritto verso la telecamera che inquadrava Pietrangeli.

Le parole sono uscite gelide, in perfetto italiano, con l’accento altoatesino che sembrava ancora più tagliente del solito:
«Ta’ zitto! Chi ti credi di essere per parlarmi in questo modo? Tu che hai vinto due Roland Garros… nel 1959 e nel 1960, quando c’erano venti giocatori in tutto il circuito e l’Italia era l’unica nazione europea che giocava ancora sulla terra rossa. Io ho vinto quattro Slam in due anni, ho portato l’Italia dove non era mai arrivata, ho difeso il numero 1 per 78 settimane consecutive. E tu, da Roma, con tutto il rispetto per quello che sei stato, vieni a dirmi che non ho fame? Che non rappresento l’Italia?»
Silenzio totale. Masolin ha aperto la bocca, ma non è uscito nessun suono. Pietrangeli è rimasto impietrito, la faccia viola.
Sinner non aveva finito.
«Ho accettato la squalifica di tre mesi anche se ero innocente, ho perso 2000 punti e 10 milioni di prize money per rispetto delle regole. Ho vinto Australian Open, US Open, Wimbledon e le Finals giocando con il polso rotto, con la febbre, con il mondo che mi puntava il dito addosso. E tu, che non hai mai vinto una Coppa Davis da capitano, vieni a insegnarmi lo “spirito italiano”? Vergognati.»
Poi ha preso la giacca, si è alzato ed è uscito dallo studio senza salutare nessuno.

Regia nel panico. Pubblicità anticipata di otto minuti. Quando è tornata l’antenna, Federica Masolin aveva gli occhi lucidi:
«Ragazzi… siamo tutti senza parole. Jannik è uscito, non sappiamo se tornerà. Chiediamo scusa ai telespettatori per il linguaggio usato, ma… capiamo anche la sua reazione».
Sky Sport Italia ha rilasciato un comunicato ufficiale dopo appena 25 minuti:
«Sky Sport prende le distanze dalle parole usate da Jannik Sinner in diretta, pur comprendendo la tensione del momento. Nicola Pietrangeli è e resterà una colonna del tennis italiano, ma rispettiamo il diritto di replica del nostro numero 1. Ci scusiamo con il pubblico per il linguaggio forte».
Alle 23:47 il video era già il più visto della storia di Sky Sport su YouTube: 28 milioni di visualizzazioni in meno di 24 ore. #TaZitto è rimasto in tendenza mondiale per tutta la notte. Matteo Berrettini ha postato una story con solo un applauso. Lorenzo Musetti ha scritto: «Rispetto massimo, Jannik. Hai detto quello che tutti pensavamo». Adriano Panatta, l’altro grande vecchio, ha commentato a Radio Radio: «Pietrangeli ha esagerato. Jannik ha ragione, e ha avuto il coraggio che a noi è mancato tante volte».
Nicola Pietrangeli, raggiunto telefonicamente da Repubblica, ha risposto solo: «Ho 92 anni, dico quello che penso. Se gli è dispiaciuto, pazienza».
Jannik Sinner, atterrato questa mattina a Monaco, non ha rilasciato dichiarazioni. Ma un’immagine vale più di mille parole: sul suo Instagram è apparsa una sola story, nera, con una frase bianca:
«Il rispetto si guadagna vincendo, non parlando dal divano.»
Game, set, match. E questa volta il silenzio è tutto dalla parte del numero 1 del mondo.
