UN SEGRETO SCIOCCANTE SU George Russell e la Ferrari È APPENA TRApelato IN SEGUITO A NUOVE PROVE. È un chiaro segnale pubblico che la Mercedes non è riuscita a gestire i propri piloti e a pianificare il loro futuro. Il semplice fatto che uno dei migliori giovani piloti di questo sport, che dovrebbe sostituire Lewis Hamilton, sia così apertamente inseguito dal suo più grande rivale dimostra che c’è un grosso problema con i piani contrattuali della Mercedes. La Ferrari guarda e pronta a colpire.

Nel turbolento mondo della Formula 1, dove contratti e lealtà sono fragili come le ali di un’auto da corsa, una bomba è esplosa, mettendo sottosopra il paddock. Nuove prove, provenienti da una fonte riservata all’interno della stampa sportiva italiana, indicano che la Ferrari ha negoziato segretamente con George Russell, la 27enne stella britannica della Mercedes, per mesi. Questo scioccante segreto, trapelato ieri tramite un’e-mail anonima contenente documenti interni, non solo rivela l’ambizione della Scuderia di dirottare il successore di Lewis Hamilton, ma espone anche dolorosamente il caos interno alla Mercedes. Mentre le Frecce d’Argento sono alle prese con la strategia per il futuro, il rosso di Maranello rappresenta una tentazione irresistibile per uno dei piloti più talentuosi della sua generazione.

Torniamo al cuore di questo dramma. George Russell, che è passato dalla Williams alla Mercedes nel 2022 e da allora è emerso costantemente sul podio, sarebbe l’erede naturale di Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, che debutterà in Ferrari il prossimo anno dopo un’iconica parentesi alla Mercedes, ha lasciato un vuoto che il team di Brackley non è ancora riuscito a colmare. Russell ha già vinto due volte in questa stagione – in Canada e a Singapore – e ha segnato regolarmente punti con una vettura che non sempre ha collaborato. Il suo feedback tecnico, il suo comportamento calmo e il suo valore di mercato lo rendono un candidato da sogno per qualsiasi top team. Ma invece di vincolarlo con un contratto a lungo termine, la Mercedes lo ha firmato solo fino al 2026, con una clausola di uscita legata agli indicatori di prestazione. Ed è lì che la scarpa pizzica.

Le prove trapelate, che includono bozze di contratto e corrispondenza e-mail tra il capo del team Ferrari Fred Vasseur e i consulenti di Russell, mostrano che gli italiani si sono messi in contatto già nell’estate del 2025. Si dice che Vasseur, un francese con un occhio attento al talento e un passato con varie squadre, si sia avvicinato a Russell durante il Gran Premio d’Ungheria, dove il britannico ha apertamente speculato su possibili violazioni delle regole nell’assetto della Ferrari per Charles Leclerc. Quello che allora sembrava un commento innocente, ora si rivela un segnale sottile: un modo per aprire un po’ la porta. I documenti affermano esplicitamente che la Ferrari vede Russell come “il partner ideale per Leclerc dal 2027”, nel caso in cui Hamilton – le cui prestazioni in questa stagione sono rimaste deludenti senza un podio per la Scuderia – non rinnovasse. Ad Hamilton, 40 anni e alle prese con gli aggiustamenti della Ferrari SF-25, è già stato detto, secondo fonti, che non esiste un prolungamento automatico. Questa non è più una voce; è una frana strategica.

Per la Mercedes si tratta di un’umiliazione pubblica. La squadra, un tempo sinonimo di dominio e pianificazione intelligente, sembra stia perdendo il controllo dei propri talenti. Ricordate la telenovela che ha accompagnato la partenza di Hamilton: mesi di speculazioni, smentite e infine un annuncio improvviso che ha minato il morale della Mercedes. Ora la stessa cosa rischia di accadere a Russell, l’uomo che avrebbe dovuto prendere il testimone. Invece di accoppiarlo con un giovane talento come Kimi Antonelli – che farà il suo debutto l’anno prossimo – e costruire una chiara gerarchia, la Mercedes ha scommesso su un possibile colpo per Max Verstappen. Quei negoziati, che in Austria venivano definiti dallo stesso Russell ancora “in corso”, hanno portato ad un vuoto. Russell, che ha ammesso in un’intervista dopo il GP d’Austria che il suo futuro è “in aria”, si sente chiaramente non apprezzato. È un classico caso di cattiva gestione: troppa attenzione ai profitti a breve termine, troppo poca alla stabilità a lungo termine.
La Ferrari, invece, sente odore di sangue. La Scuderia, che dal 2008 insegue il titolo che ci sfugge, sta costruendo un dream team. Charles Leclerc, il prodigio monegasco, ha dimostrato di essere il protagonista in questa stagione, con pole e vittorie costanti su una vettura non ancora perfetta. Ma l’incertezza che circonda Hamilton – nessun podio in venti gare, voci di frustrazioni interne – crea un’apertura. Russell si adatta perfettamente al conto: giovane, veloce, parla inglese e con una reputazione di fair play. Non solo attirerebbe i fan britannici, ma fornirebbe anche preziosi spunti dalla galleria del vento Mercedes. I media italiani, come il Corriere della Sera, riferiscono che i vertici della Ferrari valutano Russell “altamente” e lo vedono come un “tecnico d’élite” che può colmare il divario con la Red Bull. E diciamolo: in uno sport dove la rivalità è tutto, rubare il principe ereditario della Mercedes sarebbe un colpo da maestro. È un segnale al mondo – e a Toto Wolff – che la Mercedes non è più il capo del mercato dei trasferimenti.
Cosa significa questo per lo sport nel suo insieme? Innanzitutto un campanello d’allarme per la Mercedes. La squadra ora deve sbrigarsi con un piano solido. Antonelli è una scommessa, un debuttante di 18 anni con potenziale ma senza precedenti comprovati. Se Russell se ne andasse, non sarebbe solo una perdita di talento, ma anche un disastro in termini di pubbliche relazioni. I fan lo vedrebbero come una prova che la Mercedes sta perdendo il controllo del futuro, soprattutto perché Red Bull e McLaren sembrano più forti con i nuovi regolamenti del 2026. Wolff, già criticato per la sua “ossessione per Verstappen”, deve stabilire delle priorità. Lega Russell con incentivi che lo facciano sentire un leader, non un sostituto. Investi nell’auto, non solo nelle stelle. Altrimenti la Mercedes rischia un’implosione, simile a quella vissuta per anni dalla Ferrari.
Per Russell stesso, questa è un’arma a doppio taglio. La Ferrari offre glamour, storia e la possibilità di vincere un titolo in rosso. Ma la squadra ha anche dimostrato in questa stagione quanto possa essere irregolare: errori strategici in Ungheria, tensioni interne tra Hamilton e Leclerc e le controverse decisioni di Vasseur sugli aggiornamenti che non sempre hanno dato i loro frutti. Russell, che ha già assaporato la leadership alla Mercedes, si accontenterebbe di un ruolo secondario? Oppure opterà per la stabilità in argento, con la promessa di una rimonta? Il britannico, che si è sempre posizionato come un gentiluomo nella cabina di pilotaggio, non agirà in modo avventato. Ma il fatto che la Ferrari colpisca così apertamente dimostra quanto sia vulnerabile.
La Formula 1 si avvicina alla fine di una stagione turbolenta, con solo due gare alla fine. Interlagos e Abu Dhabi non parleranno solo di punti, ma anche di sussurri nel box. Russell sorriderà durante le conferenze stampa o il suo sguardo tradirà la lotta interiore? La Mercedes deve agire, la Ferrari è impaziente. Questo segreto trapelato è più che un semplice pettegolezzo; è una scintilla che potrebbe cambiare le dinamiche per il 2027. In uno sport in cui contano i secondi, un cattivo contratto può perseguitare un pilota per tutta la vita. Il tempo stringe per Russell, Mercedes e Ferrari – e il mondo osserva lo svolgersi di questo capitolo scioccante.
