Gli applausi della vittoria erano appena svaniti quando Jannik Sinner ha dimostrato ancora una volta che il suo cuore è straordinario quanto il suo gioco. Fresco della sua trionfale vittoria al ViennaOpen 2025, il 24enne tennista altoatesino ha stupito il mondo dello sport, non con un altro potente servizio o un dritto vincente, ma con un atto di compassione che ha trasceso i confini dello sport.
Pochi istanti dopo aver sollevato il trofeo, Sinner annunciò tranquillamente che lo avrebbe fatto donare il suo intero premio di 5,8 milioni di dollari a Save the Children Italia, una delle organizzazioni umanitarie più rispettate del paese. I fondi andranno direttamente a fornire istruzione, assistenza sanitaria e protezione a migliaia di bambini che vivono in povertà in tutta Italia.

“Non è solo una questione di tennis”, ha detto umilmente Sinner durante la conferenza stampa post partita. “Sono stato molto fortunato nella mia vita e voglio che ogni bambino abbia la possibilità – una vera possibilità – di sognare, di crescere e di essere al sicuro”. Le sue parole, semplici ma piene di sincerità, sono state accolte con fragorosi applausi sia dai tifosi che dai giornalisti.
Ciò che ha colpito molti osservatori è stata lamodo tranquillo e genuinoSinner ha dato l’annuncio. Nessun glamour, nessun grande palcoscenico: solo una voce calma, un sorriso e un messaggio potente. Nel giro di poche ore, i social media sono esplosi di ammirazione. “Questo è ciò di cui sono fatti i veri campioni”, ha scritto un fan. “Sinner non sta solo conquistando i tribunali, sta conquistando i cuori”.
Save the Children Italia ha espresso profonda gratitudine in una dichiarazione pubblica, definendo la donazione di Sinner “un gesto di speranza e solidarietà che cambierà innumerevoli vite giovani”. L’organizzazione ha rivelato che i fondi verrebbero utilizzati per ricostruire le scuole nelle aree sottosviluppate, espandere i programmi nutrizionali e fornire assistenza medica ai bambini che altrimenti non avrebbero accesso alle cure di base.

Per coloro che hanno seguito il viaggio di Sinner, questo gesto sembra perfettamente in linea con il suo carattere. Conosciuto per la sua modestia e disciplina, Jannik si è sempre distinto per la sua umiltà nonostante la sua rapida ascesa alla celebrità. Allenatori ed ex giocatori lo descrivono spesso come “un raro mix di talento e umanità”. Dietro la fredda compostezza in campo si nasconde un giovane profondamente consapevole delle sue radici e del mondo che lo circonda.
Nelle interviste, Sinner ha spesso parlato della sua educazione tra le montagne del nord Italia, un luogo dove il duro lavoro, il rispetto e l’empatia sono valori tramandati di generazione in generazione. “I miei genitori mi hanno insegnato a non dimenticare mai da dove vengo”, ha detto una volta. “Il successo non significa nulla se non puoi condividerlo.”
Il pubblico viennese ha assistito a quella lezione in tempo reale. Mentre teneva alto il trofeo, Sinner si è preso un momento per ringraziare la sua famiglia, la sua squadra e, inaspettatamente, i bambini che avrebbero beneficiato della sua donazione. “Questa vittoria”, ha detto, “appartiene a loro”.
Il suo gesto ha già ispirato altri atleti e tifosi. Diversi personaggi dello sport italiano, tra cui calciatori e ciclisti, si sono impegnati a sostenere cause simili. La Federazione Italiana Tennis ha elogiato l’esempio di Sinner, definendolo “un faro di integrità e compassione nello sport moderno”.
Tornato nella sua città natale, Sesto Pusteria, la gente del posto si è riunita nella piazza del paese per celebrare sia la sua vittoria che il suo atto altruistico. “È il nostro orgoglio”, ha detto un anziano vicino che una volta lo ha visto esercitarsi nei tribunali locali da ragazzo. “Jannik è sempre stato un bravo ragazzo – ora il mondo può vedere l’uomo che è diventato”.

Mentre scendeva la notte su Vienna, le immagini di Sinner che sorrideva e abbracciava i bambini provenienti da precedenti eventi di beneficenza iniziarono a circolare online, a ricordare che, anche tra trofei e fama, non ha mai perso di vista ciò che conta veramente. In un’epoca in cui i titoli spesso mettono in risalto la rivalità e l’ego, il suo esempio testimonia il potere silenzioso della gentilezza.
La donazione di Jannik Sinner è più di un atto generoso: è una dichiarazione di intenti. Ricorda al mondo che la vera grandezza non si misura in titoli o classifiche, ma incapacità di sollevare gli altri. A soli 24 anni ha già vinto quella che forse è la sua partita più importante, non contro un avversario a rete, ma contro l’indifferenza che troppo spesso caratterizza i nostri tempi.
Come ha detto magnificamente un commentatore:“Il servizio di Sinner può vincere le partite, ma il suo cuore ha appena vinto il mondo.” ❤️🎾
