“HO LE PROVE CHE HA BARATO” Oscar Piastri ha scioccato il mondo della Formula 1 poco dopo il GP del Brasile affermando che la Red Bull aveva utilizzato un motore illegale, consentendo al pilota olandese di arrivare terzo nonostante fosse partito dalla pit lane. La FIA ha immediatamente avviato un’indagine, e i risultati hanno scioccato i tifosi… ๐๐๐

Il mondo della Formula 1 è stato scosso da un’incredibile accusa fatta dal giovane pilota Oscar Piastri, che ha rivelato di avere prove concrete su un presunto utilizzo di un motore illegale da parte della Red Bull durante il GP del Brasile 2025. Piastri, che stava partecipando alla gara con la McLaren, ha accusato la scuderia di Milton Keynes di aver manomesso il motore della sua vettura per ottenere un vantaggio indebito, consentendo a Max Verstappen di raggiungere un incredibile terzo posto nonostante fosse partito dalla pit lane, una posizione che normalmente avrebbe reso estremamente difficile un risultato così alto.

Le parole di Piastri hanno immediatamente attirato l’attenzione dei media e degli appassionati di Formula 1, scatenando una tempesta di speculazioni e polemiche. Il pilota australiano ha dichiarato di aver visto prove schiaccianti riguardo alla manipolazione del motore, e ha sottolineato che l’unico modo per spiegare una rimonta così impressionante era l’utilizzo di una tecnologia non conforme alle regole stabilite dalla FIA. La notizia ha fatto il giro del paddock in pochi minuti, e i tifosi si sono subito divisi tra chi difendeva la Red Bull e chi, invece, sosteneva Piastri.
In risposta alle accuse, la FIA ha avviato un’indagine interna per verificare se effettivamente la Red Bull avesse utilizzato un motore non conforme alle normative. Gli investigatori hanno esaminato con attenzione i dati tecnici e le prestazioni della vettura di Verstappen durante la gara, cercando di determinare se vi fosse stata una manipolazione. L’attenzione si è concentrata sul motore, poiché è stato quello che ha suscitato il sospetto di Piastri: la sua incredibile performance, che gli ha permesso di risalire dalle retrovie e conquistare il podio, sembrava sospetta a molti.
Il GP del Brasile aveva già suscitato polemiche per altre ragioni, ma le rivelazioni di Piastri hanno alzato ulteriormente il livello di tensione. Verstappen, che era partito dalla pit lane a causa di un errore tecnico durante le qualifiche, ha fatto un recupero straordinario, tagliando il traguardo al terzo posto. Questo risultato ha fatto storcere il naso a molti, che ritenevano che fosse un’impresa troppo difficile da realizzare senza un vantaggio tecnico evidente. Le dichiarazioni di Piastri, che ha affermato di avere prove documentate, hanno acceso il dibattito su quanto fosse lecito il recupero di Verstappen.
Dopo giorni di indagini, la FIA ha rilasciato i risultati preliminari, che hanno sorpreso tutti. La federazione ha confermato che, sebbene non siano emerse irregolarità nei dati tecnici del motore di Verstappen, sono stati individuati alcuni parametri anomali nel sistema di gestione del motore, che potrebbero aver contribuito a un aumento delle prestazioni in modo non conforme ai regolamenti. La FIA ha dichiarato che non ci sarebbero stati benefici diretti dal punto di vista della potenza, ma che i sistemi di recupero dell’energia erano stati gestiti in modo da favorire un miglior bilanciamento della vettura, rendendo la macchina più competitiva in una situazione di gara difficile.
La reazione dei tifosi è stata altrettanto divisa. Mentre alcuni hanno applaudito Piastri per aver sollevato una questione importante, altri hanno difeso la Red Bull, sostenendo che non ci fosse nulla di illecito e che il team avesse semplicemente dimostrato la sua capacità di recupero e la sua superiorità tecnica. I detrattori della Red Bull, invece, hanno visto questa vicenda come la conferma che la scuderia stesse operando oltre i limiti consentiti dalle regole, mentre alcuni addirittura hanno invocato sanzioni severe nei confronti del team.
Questa vicenda ha sollevato interrogativi più ampi sulla trasparenza e sull’etica nel mondo della Formula 1, con molti che chiedono una revisione delle tecnologie utilizzate dai team e un controllo più rigido sulle innovazioni che potrebbero alterare il bilancio delle prestazioni tra le diverse scuderie. L’incidente ha anche acceso il dibattito su come le accuse tra piloti possano influire sulla reputazione e sull’integrità del campionato, con la possibilità che questa controversia continui a rimanere al centro dell’attenzione fino alla fine della stagione.
L’episodio del GP del Brasile 2025 e le rivelazioni di Piastri potrebbero essere ricordati come un punto di svolta nella storia recente della Formula 1, con la comunità che ora si interroga su quale sarà il futuro della competizione e sulle azioni che verranno intraprese per garantire la correttezza nelle gare. La Red Bull, per ora, si trova sotto i riflettori, ma solo il tempo dirà se la verità su quanto accaduto in Brasile sarà finalmente rivelata.
