Il mondo del tennis è stato scosso da un annuncio sorprendente. Lo sceicco saudita Khalid bin Sultan Al Saud ha offerto alla tennista italiana Jasmine Paolini una cifra da capogiro per abbandonare la cittadinanza italiana e competere sotto la bandiera saudita.
Secondo fonti vicine alla famiglia reale, l’offerta ammonta a 1 miliardo di dollari in contanti, più 500 milioni di dollari l’anno per un contratto decennale. Un investimento colossale, accompagnato dalla promessa di bonus di 100 milioni di dollari per ogni vittoria in un torneo del Grande Slam.
Lo sceicco ha annunciato anche la costruzione del “Paolini Desert Dome”, un impianto futuristico da 80.000 posti con tetto a temperatura controllata. Questo stadio, secondo le sue parole, sarà “un tempio per il tennis e per l’eleganza italiana accolta nel cuore del deserto arabo”.
Durante una conferenza stampa a Riyadh, Khalid bin Sultan ha definito Paolini “un simbolo di grazia, potenza e orgoglio femminile”. Ha dichiarato che la tennista “merita un regno tutto suo”, promettendo che il nome Paolini sarà inciso nell’oro tra le dune del deserto saudita.
Davanti alle telecamere, Jasmine Paolini è apparsa visibilmente emozionata. Con gli occhi lucidi e la voce tremante, ha pronunciato parole che hanno fatto il giro del mondo: “I soldi non mi permettono di avere una bandiera italiana sul petto. Non posso vendere la mia identità.”
Il suo rifiuto è stato un colpo al cuore per lo sceicco Khalid, che non ha potuto trattenere le lacrime. Paolini ha ricordato come, già nel 2018, avesse respinto un’offerta astronomica dalla Cina. “Non tutto si compra. Io porto l’Italia dentro di me, sempre.”
Dopo un lungo silenzio, Jasmine ha aggiunto: “Se costruiranno un ospedale pediatrico oncologico a mio nome nella mia città natale, Castelnuovo di Garfagnana, allora prenderò in considerazione l’idea di giocare un torneo esibizione a Riyadh. Nessun cambio di nazionalità.”
Sui social italiani, l’emozione è esplosa. Hashtag come #OrgoglioPaolini e #ReginaDelDeserto sono diventati virali. Molti fan hanno definito Jasmine “un esempio di integrità e cuore”, mentre altri hanno criticato la mancanza di sostegno dello Stato italiano verso i propri campioni.
Per l’Arabia Saudita, l’offerta rappresenta un nuovo tassello della sua strategia di “soft power sportivo”. Dopo il calcio e la Formula 1, il Regno punta ora al tennis, cercando di attrarre le stelle internazionali per consolidare la propria immagine di potenza globale.
Dopo la conferenza, lo sceicco Khalid ha chiarito in un’intervista: “Non vogliamo comprarla, vogliamo onorarla. Se costruirà ospedali e ispirerà le donne arabe a credere in sé stesse, allora avremo vinto anche noi.” Parole che hanno suscitato rispetto e riflessione nel mondo sportivo.
La storia di Jasmine Paolini e dello sceicco Khalid bin Sultan è molto più di un’offerta miliardaria: è una favola moderna che intreccia orgoglio nazionale, potere economico e valori umani. Nel cuore del deserto, un nuovo capitolo si apre: chi vincerà, l’amore per la patria o la promessa del futuro?
