“La FIA mi ha trattato ingiustamente, forse a causa del colore della mia pelle” – Lewis Hamilton si infuria dopo una penalità “incredibile” al GP di Città del Messico – punito per aver tagliato le curve mentre Max Verstappen se la cavava, scatenando un acceso dibattito sull’equità e sui secondi fini in F1, tra crescenti accuse di discriminazione 👇👇👇
Lewis Hamilton ha scatenato una polemica senza precedenti dopo aver ricevuto una penalità controversa durante il Gran Premio di Città del Messico. Il pilota della Mercedes è stato punito per aver tagliato alcune curve, ma ha accusato la FIA di trattarlo ingiustamente, sollevando sospetti su motivi che vanno oltre la mera competizione.
La penalità inflitta a Hamilton ha suscitato un acceso dibattito, soprattutto perché Max Verstappen, che aveva commesso un errore simile, non è stato sanzionato. Hamilton, visibilmente furioso, ha dichiarato: “La FIA mi ha trattato ingiustamente, forse a causa del colore della mia pelle.” Le sue parole hanno immediatamente sollevato una tempesta mediatica, con molte persone che hanno iniziato a interrogarsi sulla reale imparzialità delle decisioni dell’organizzazione.
L’incidente ha messo in evidenza la crescente frustrazione di Hamilton nei confronti della FIA, con il pilota che ha ripetutamente sottolineato di sentirsi trattato diversamente rispetto ai suoi colleghi. La penalità che gli è stata inflitta al GP di Città del Messico è stata vista da molti come eccessiva, alimentando accuse di discriminazione e di trattamento ingiusto nei suoi confronti.
Hamilton ha anche messo in luce come altre decisioni della FIA nei suoi confronti sembrano essere state più severe rispetto a quelle riservate ad altri piloti, in particolare Verstappen. “Non capisco come posso essere punito per una cosa del genere, mentre ad altri viene permesso di fare lo stesso senza conseguenze”, ha aggiunto il pilota, sollevando dubbi sulla trasparenza e sull’equità nelle decisioni dell’organizzazione.
Le accuse di discriminazione razziale sollevate da Hamilton hanno scatenato una riflessione più ampia sull’ambiente della Formula 1. Alcuni osservatori hanno sottolineato che la diversità razziale e culturale all’interno del motorsport rimane un tema delicato, e le parole di Hamilton hanno messo in luce una possibile disparità di trattamento tra i piloti.
La situazione ha sollevato anche una serie di domande più ampie sull’integrità della FIA e sulle motivazioni dietro alcune delle sue decisioni più controverse. Mentre alcuni difendono la FIA, sostenendo che le regole sono state applicate in modo equo, altri ritengono che ci siano secondi fini dietro certe penalità, con il sospetto che Hamilton possa essere stato preso di mira a causa della sua visibilità e della sua posizione come uno dei piloti di punta.
In conclusione, le parole di Lewis Hamilton al GP di Città del Messico hanno acceso un dibattito acceso e polarizzante sull’equità e sulla discriminazione in Formula 1. La sua denuncia di un trattamento ingiusto da parte della FIA, insieme alla sua accusa di discriminazione razziale, ha messo in discussione le pratiche e la trasparenza dell’organizzazione, lasciando il mondo della F1 con molte domande senza risposta.
