🚨 L’EX CAMPIONE DEL MONDO JACQUES VILLENEUVE ESPLODE! Accusa la FIA di aver manipolato i risultati della stagione subito dopo il GP di San Paolo, punendo Lewis Hamilton molto più severamente rispetto ai suoi rivali — uno scandalo che ha sconvolto l’intera comunità mondiale della F1!

L’atmosfera nel paddock della Formula 1, dopo il Gran Premio di San Paolo 2025, è diventata incandescente. Le parole di Jacques Villeneuve, campione del mondo nel 1997 e una delle voci più dirette e polemiche del circus, hanno fatto tremare le fondamenta della FIA e messo in discussione la credibilità stessa dello sport.
Durante un’intervista rilasciata a un’emittente europea, Villeneuve non ha usato mezzi termini: “Quello che è successo a Hamilton è inaccettabile. La FIA ha punito Lewis in modo sproporzionato rispetto a episodi simili accaduti ad altri piloti. È una vergogna. Se il nome non fosse stato Hamilton, la decisione sarebbe stata diversa.”
Le sue parole sono arrivate come una bomba nel paddock. L’ex pilota canadese, mai timoroso di dire ciò che pensa, ha accusato apertamente la Federazione di “manipolare la narrativa sportiva per favorire un equilibrio artificiale” nel campionato. A suo dire, l’episodio chiave è stato il contatto tra Hamilton e Lando Norris nelle prime fasi del GP di San Paolo, per il quale il sette volte campione del mondo è stato penalizzato con dieci secondi e due punti sulla patente di guida.
Una sanzione che, secondo molti esperti, è sembrata eccessiva. Persino alcuni ex commissari della FIA hanno ammesso che l’incidente “poteva essere considerato un normale contatto di gara”. Tuttavia, la decisione è rimasta invariata, portando Hamilton a terminare la gara fuori dai punti e a perdere terreno prezioso nella corsa al titolo.
Villeneuve, che da anni osserva da vicino la gestione della FIA, ha proseguito con parole ancora più dure: “Da quando la Formula 1 è diventata uno show globale, le decisioni sembrano essere guidate più dalla politica e dall’immagine che dalla giustizia sportiva. Lewis è un personaggio enorme, e questo talvolta gioca contro di lui. Quando vinci tanto, è come se volessero ricordarti che sei ancora umano.”
Le sue dichiarazioni hanno generato una valanga di reazioni sui social media. I tifosi di Hamilton hanno espresso indignazione, accusando la FIA di parzialità e di voler “limitare” il britannico per evitare un nuovo dominio. Dall’altro lato, alcuni osservatori hanno criticato Villeneuve per “alimentare polemiche inutili”, sostenendo che le regole devono valere per tutti, anche per i campioni più grandi.
Dal canto suo, la FIA ha rilasciato un breve comunicato, difendendo la trasparenza delle proprie decisioni: “Tutte le penalità vengono assegnate in base ai fatti e alle prove disponibili. Non esiste alcuna preferenza o discriminazione nei confronti di nessun pilota.” Tuttavia, il tono formale del comunicato non è bastato a placare il fuoco delle polemiche.
Hamilton, intervistato dopo la gara, ha mantenuto la calma ma non ha nascosto la delusione: “Non voglio entrare in polemica. Faccio del mio meglio ogni weekend, ma a volte le cose non vanno come dovrebbero. Non mi resta che guardare avanti e continuare a lottare.” Il suo volto, visibilmente segnato dalla frustrazione, raccontava più di mille parole.
Molti all’interno del paddock hanno definito le parole di Villeneuve “coraggiose ma rischiose”. Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha evitato di commentare direttamente, ma ha lanciato una frecciatina sottile: “Non commenterò la FIA, ma quando guardi certe decisioni, ti chiedi se stiamo davvero correndo in pista o su un palcoscenico.”
Il caso ha riportato alla mente altri episodi controversi del passato, come il famigerato finale del 2021 ad Abu Dhabi, che ancora oggi divide gli appassionati. Alcuni giornalisti sportivi hanno persino scritto che “la storia si ripete, solo con protagonisti diversi”.
Intanto, Villeneuve non sembra intenzionato a ritrattare. In un secondo intervento sui social ha ribadito: “Io non ce l’ho con la FIA, ma con il sistema. La Formula 1 dovrebbe essere meritocratica. Quando cominci a punire in modo selettivo, perdi la tua anima.”
Mentre la tempesta mediatica cresce, resta una domanda che molti si pongono: il clamore suscitato dalle parole di Villeneuve porterà davvero a un cambiamento o finirà per essere solo un’altra controversia passeggera nel mondo dell’automobilismo?
Una cosa è certa: il GP di San Paolo 2025 sarà ricordato non solo per le prestazioni in pista, ma anche per aver riacceso un dibattito vecchio quanto la Formula 1 stessa — quello sulla giustizia, la trasparenza e il potere dietro le quinte.
E, ancora una volta, il nome di Lewis Hamilton è al centro del ciclone.
