Il mondo del tennis è stato scosso da una notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Jannik Sinner, il simbolo di una nuova generazione, l’orgoglio dell’Italia sportiva, ha annunciato che si ritirerà dal tennis professionistico dopo le ATP Finals del 2025. L’annuncio è arrivato in modo improvviso, ma carico di emozione, in una conferenza stampa tenuta a Torino, città che per lui ha rappresentato alcuni dei momenti più luminosi della sua carriera.
Le parole di Sinner sono state poche, ma pesanti come macigni: “Il tennis mi ha dato tutto, ma adesso devo ascoltare il mio corpo e il mio cuore. Non voglio continuare finché non posso dare il massimo. Voglio ricordare questo sport con gratitudine, non con dolore.”
Mentre pronunciava queste parole, l’emozione nella sala era palpabile. I giornalisti, solitamente pronti a scattare domande, restavano in silenzio. Alcuni avevano gli occhi lucidi.

Subito dopo la conferenza, Darren Cahill, il suo storico allenatore, ha deciso di rompere il silenzio. Le sue parole hanno confermato che la decisione di Sinner non è stata affrettata, ma maturata dopo mesi di riflessione: “Jannik ha lottato contro problemi fisici e mentali per molto tempo. È un ragazzo che non si lamenta mai, ma il suo corpo gli ha chiesto una pausa che questa volta non è temporanea. È una scelta difficile, ma coraggiosa.”
Secondo fonti vicine al team, Sinner avrebbe sofferto di una serie di infortuni muscolari ricorrenti alla schiena e alle anche, che negli ultimi mesi avevano reso difficile anche solo allenarsi con regolarità. Ma Cahill ha lasciato intendere che non si tratta solo di un problema fisico: “Il tennis moderno è spietato. Le pressioni, le aspettative, la vita costante sotto i riflettori… Jannik è sempre stato un ragazzo semplice, legato alla sua famiglia e alla montagna. Tutto questo lo ha logorato.”
Il ritiro di Sinner non segna soltanto la fine di una carriera straordinaria, ma anche la conclusione di una delle pagine più belle del tennis italiano. In pochi anni, il ragazzo dai capelli rossi di San Candido era riuscito a conquistare tutto: il primo titolo Slam per un italiano dopo decenni, il numero 1 nel ranking mondiale, la Coppa Davis, e l’affetto incondizionato di milioni di tifosi.
Sui social, la notizia ha scatenato un’ondata di emozione. Matteo Berrettini, suo compagno di nazionale, ha scritto: “Un campione, ma soprattutto un amico vero. Grazie per averci fatto sognare.” Carlos Alcaraz, suo grande rivale e amico dentro e fuori dal campo, ha postato una foto dei due insieme con la scritta: “Non sarà più lo stesso senza di te. Ci vediamo presto, fratello.”
Anche il mondo del tennis femminile ha reagito. Iga Świątek ha definito Sinner “una delle anime più pure del nostro sport”, mentre Novak Djokovic ha dichiarato che “il tennis perde un campione, ma guadagna un esempio di umiltà e coraggio.”

Nel frattempo, Darren Cahill ha raccontato alcuni momenti toccanti degli ultimi mesi di collaborazione: “Anche negli allenamenti più duri, Jannik trovava sempre un modo per sorridere. Ma dietro quel sorriso, c’era fatica. Mi ha detto che non vuole arrivare a un punto in cui odia questo sport. Vuole smettere amandolo.”
Molti fan si sono radunati davanti alla sede della Federazione Italiana Tennis a Roma, portando fiori, palline da tennis firmate, e striscioni con scritte come “Grazie, Jannik” e “Per noi sarai sempre il numero uno.” In poche ore, il nome di Sinner è diventato il più cercato sui social network in tutta Europa, con l’hashtag #GrazieJannik che ha raggiunto milioni di condivisioni.
Ma non tutti perdono la speranza. Alcuni commentatori sportivi, tra cui Corrado Barazzutti, hanno suggerito che questo “ritiro” possa essere temporaneo: “Forse Jannik ha solo bisogno di ritrovare se stesso. È giovane, e il tennis, se lo vorrà, sarà sempre lì ad aspettarlo.”
Tuttavia, chi conosce Sinner sa che le sue parole non sono mai dette a caso. Quando ha parlato di “voler ricordare il tennis con gratitudine, non con dolore”, sembrava davvero deciso a voltare pagina.

Le ATP Finals del 2025, dunque, saranno non solo l’ultimo torneo della stagione, ma anche l’ultimo ballo di uno dei tennisti più amati del decennio. Torino, la sua città simbolo, sarà teatro del suo addio. Le autorità italiane stanno già pianificando una cerimonia speciale per onorarlo, e secondo indiscrezioni, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe essere presente.
Mentre il mondo dello sport si prepara a dire addio a un campione, Darren Cahill ha concluso con parole che riassumono il sentimento di tutti: “Jannik non lascia il tennis per debolezza. Lo lascia per amore. E questa è la cosa più forte che possa fare un atleta.”
E così, tra lacrime, applausi e gratitudine, Jannik Sinner si prepara a chiudere il cerchio della sua carriera nel modo più sincero e umano possibile — da campione dentro e fuori dal campo. Perché, come ha scritto un tifoso sotto il suo ultimo post: “Le leggende non si ritirano. Restano per sempre.”
