Los Angeles – La comunità internazionale del nuoto è stata messa in subbuglio dopo la nuotatrice transgenderLia Tommasoha fatto una serie di osservazioni scioccanti sugli atleti australiani, in particolareMollie O’Callaghan– nel mezzo del crescente dibattito sul suo potenzialedivieto dalle Olimpiadi del 2028.

In una recente intervista televisiva, Thomas ha espresso frustrazione per la forte opposizione proveniente dall’Australia, dicendo senza mezzi termini:“Non avrei mai pensato che gli australiani potessero essere così irrispettosi e di mentalità ristretta.”La dichiarazione, pronunciata con visibile rabbia, ha immediatamente scatenato una tempesta di fuoco sui social media e sui canali sportivi di tutto il mondo.
Thomas, che è stata al centro di controversie globali da quando le sue vittorie nella NCAA hanno riacceso il dibattito sull’inclusione dei transgender negli sport d’élite, ha affermato di aver dovuto affrontare “costanti discriminazioni” sia da parte degli altri atleti che delle autorità sportive. “Parlano di equità”, ha detto, “ma per quanto riguarda l’equità per me? E il rispetto?”
I suoi commenti, tuttavia, sembravano essere un colpo diretto a O’Callaghan, la campionessa mondiale in carica dell’Australia, che in precedenza aveva espresso il suo sostegno al mantenimento di categorie separate per garantire l’equilibrio competitivo nel nuoto femminile. O’Callaghan aveva dichiarato all’inizio di quest’anno che lo sport “ha bisogno di regole chiare che tutelino l’integrità della competizione femminile.
A poche ore dall’intervista di Thomas, a O’Callaghan è stata chiesta la sua risposta da un organo di stampa australiano – e la sua risposta è stata tanto breve quanto tagliente. Si fermò per un momento, guardò dritto nella telecamera e disse semplicementecinque parole:
“Il rispetto si guadagna, non si pretende”.
Quelle parole si sono diffuse a macchia d’olio online, con migliaia di fan che elogiano O’Callaghan per la sua compostezza e dignità. La frase è diventata rapidamente un hashtag di tendenza:#Ilrispettosiguadagna– poiché gli utenti di X (ex Twitter) e Instagram si sono schierati in stragrande maggioranza dalla parte del nuotatore australiano.

I commentatori sportivi si sono affrettati a intervenire. L’ex medaglia olimpica Ian Thorpe ha definito la risposta di O’Callaghan “un capolavoro di moderazione”, mentre l’emittente americana Shannon Sharpe ha descritto lo sfogo di Thomas come “un disastro di pubbliche relazioni che mina il suo stesso messaggio”.
Nel frattempo, i funzionari delComitato Olimpico Internazionale (CIO)EMondo acquaticosecondo quanto riferito, hanno monitorato da vicino la crescente faida. Un portavoce del CIO, parlando in forma anonima, ha dichiarato: “Siamo a conoscenza dei recenti commenti fatti da Lia Thomas. Il CIO resta impegnato a favore dell’inclusione e dell’equità, ma le dichiarazioni pubbliche provocatorie degli atleti non aiutano il dialogo costruttivo”.
Di ritorno negli Stati Uniti, Thomas deve ancora rilasciare scuse o chiarimenti, anche se fonti a lei vicine affermano che si sente “profondamente fraintesa” e che le sue parole sono state “prese fuori contesto”.

Tuttavia, il danno potrebbe già essere fatto. Si dice che gli sponsor stiano rivedendo la sua immagine pubblica e diversi gruppi di difesa hanno espresso disappunto per il tono delle sue osservazioni.
Quanto a Mollie O’Callaghan, ha scelto di voltare pagina, tornando ad allenarsi a Brisbane in vista dei prossimi mondiali. Il suo gruppo ha rifiutato ulteriori commenti, ma gli addetti ai lavori dicono che rimane concentrata sul nuoto, non sulle battaglie sui social media.
Per ora, la rivalità tra Thomas e O’Callaghan è diventata il simbolo di un dibattito molto più ampio, che continua a dividere il mondo dello sport: inclusione contro competizione, identità contro equità.
E con l’avvicinarsi delle Olimpiadi del 2028, le onde agitate da questo scontro sono lungi dall’essere placate.
