La FIA svela i risultati scioccanti delle indagini: confermate le accuse di “barare” di Verstappen a Las Vegas – “Non possiamo più nasconderlo!”

Il mondo della Formula 1 si è fermato questa mattina quando il presidente della FIA Stefano Domenicali ha fornito una conferma bomba che sta riscrivendo la narrativa del campionato 2025: la vittoria del GP di Las Vegas di Max Verstappen è stata contaminata da modifiche illegali al motore, con l’organo di governo che ha ammesso: “Non possiamo più nasconderlo” in una conferenza stampa che ha lasciato la Red Bull vacillante e la McLaren vendicata.

Lo spettacolo della Strip del 22 novembre – il corteo di Verstappen dalla pole alla vittoria che ha ridotto il suo deficit nei confronti di Lando Norris da 42 a 24 punti – è stato messo in pericolo dopo che la sonda di emergenza del delegato tecnico della FIA Jo Bauer ha scoperto un chip di override del software nella ECU della RB21, consentendo sbalzi di potenza del 5-7% oltre il limite del flusso di carburante di 100 kg/h (articolo 5.10).

“Elusione deliberata – durata mesi”, ha dichiarato Domenicali, privando Verstappen di 25 punti e retrocedendolo al nono posto (Sergio Pérez eredita P1, 25 punti; George Russell P2, 18; Charles Leclerc P3, 15).
Verstappen e Piastri ora pareggiano a 341 dietro ai 390 di Norris; Rimangono 58 punti (Qatar sprint/GP 33, Abu Dhabi 25).

La Red Bull rischia una multa di 7 milioni di euro e la detrazione di 35 costruttori, scendendo al terzo posto (60 dietro la McLaren).
Questa verità “innascondibile” – scatenata dalle lamentele di Mercedes/Ferrari sull’“impossibile velocità in rettilineo” – non è un problema tecnico; è uno scandalo che mette in luce le crepe nell’applicazione della F1, potenzialmente annullando la stagione di Verstappen e incoronando Norris nel caldo del Qatar.

Il thriller di Las Vegas nascondeva una bomba ad orologeria.
Verstappen ha bloccato la pole sulla Strip riasfaltata e accidentata (asfalto fresco del 2025 che amplifica il delfinamento), respingendo l’affondo di Norris alla curva 1 (facendo cadere la McLaren in P3 prima del recupero della P2) e sfrecciando con 10 secondi di vantaggio, tenendo a bada Russell per la P1.
Piastri è rimbalzato da P7 (contatto con Lawson) a P4, schivando la penalità per falsa partenza di Antonelli.
Ma dopo la bandiera a scacchi, i rivali si sono avventati: Wolff: “12-15 km/h rettilinei inspiegabili – indagare.” Vasseur: “Accelerazione a raffica 15° giro – anomalie.” La FIA ha sequestrato la RB21 durante la notte, e lo smontaggio di Bauer ha rivelato la prova fumante: il chip di override dell’ECU in un “canale del sensore inutilizzato”, ha portato l’implementazione dell’MGU-K a 160 kW (limite: 120 kW) e il flusso di carburante a 103 kg/h durante i sorpassi.

Le modifiche Wastegate/intercooler hanno ottimizzato la spinta oltre le specifiche; le modifiche ibride – il codice nascosto che aggira i sigilli – hanno prodotto 2-3 secondi al giro nei trasferimenti di Las Vegas.
“Intenzionale – non errore”, afferma il rapporto di Bauer, stimando un utilizzo “della durata di mesi” (clip per erba del Messico, punte di affondo di Singapore).
La confessione di Domenicali? Sismico. “Non possiamo più nasconderlo: deliberato, sistematico.
Ci scusiamo con lo sport.” L’indagine – innescata da anomalie di telemetria (12-15 km/h di guadagno rispetto ai rivali di drag-match) – ha confermato l’elusione che fa eco allo scandalo dell’ala flessibile del 2022 (7 milioni di euro di multa).
La difesa della Red Bull? Collassato: Horner lo ha definito “problema di calibrazione”, ma l’analisi del codice ha mostrato una mappatura intenzionale.
Verstappen, sbalordito dai media di Lusail: “Guido quello che danno, nessun indizio.” Horner: “Appello – involontario.” Ma le prove sono schiaccianti: la quinta infrazione grave del 2025 (dopo Bahrain Hulkenberg, China Hamilton/Leclerc/Gasly, Vegas McLaren DQ).
Pandemonio nel paddock.

Wolff: “Rivendicazione – regole per tutti.” Vasseur: “Integrità ripristinata – ma per quanto tempo nascosta?” Norris: “Desolato per la F1, ma giusto.” Piastri: “Spiegazione di un ritmo irreale, focus Qatar” Brown: “Vergogna, ma giustizia.” Brundle su Sky: “Mea culpa della FIA, ma mesi? Fallimento sistemico.” Frenesia X: #VerstappenCheating (5,2 milioni di post in 12 ore), 62% “Giustizia” vs.
38% “Superamento – sviluppo normale.” I meme uniscono il ruggito di Las Vegas di Verstappen con la gaffe “indimenticabile” della FIA.
Cadere? Apocalittico. Lo zero di Verstappen scende a 341 (Norris 390, Piastri 366); Il secondo posto costruttori crolla al terzo posto (60 dietro la McLaren). Finestra di appello: 96 ore al Tribunale – ma “prove schiaccianti”, secondo addetti ai lavori. Sonda retrò? Probabile: anomalie di Austin e Singapore.
Liberty Media osserva: lo spettacolo da 100 milioni di dollari di Las Vegas è contaminato, rischiando una reazione negativa degli Stati Uniti nell’impero da 20 miliardi di dollari.

Domenicali promette riforme: analisi dei dati in tempo reale, smontaggi obbligatori a metà gara.
Matematica del titolo? A lama di coltello. Norris 390; Piastri 366; Verstappen 341. Sprint Qatar 8/GP 25; Abu Dhabi 25. Verstappen ha bisogno della perfezione + la McLaren inciampa (un Norris DNF lo sigilla); dimostrato “dura mesi”? Punti annullati, Verstappen fuori.
Il genio “anti-immersione” della McLaren? Rivendicato: lo skidwear anteriore è legale, i dossi di Las Vegas lo hanno ribaltato.
Mentre il caldo abrasivo di Lusail attende il 29 novembre, la verità “invisibile” della FIA non è un problema tecnico: i conti. L’impero di Verstappen? In bilico. La “magia” della RB21? Fumo e specchi. I colpi di scena del Qatar inseguono la salvezza nell’ombra.
La linea di faglia della F1? Ampliamento. Regole rigide; realtà accidentata. Verstappen va a caccia di storia; il paddock è a caccia di giustizia.
Il titolo? Un’apocalisse tra due razze – e il sogno al neon? In frantumi.
GP del Qatar: 29-30 novembre. In diretta su ESPN/F1 TV. #VerstappenCheating #FIAUnhideable #LasVegasScandal 🏁⚖️
Matematica del titolo? A lama di coltello. Norris 390; Piastri 366; Verstappen 341. Sprint Qatar 8/GP 25; Abu Dhabi 25. Verstappen ha bisogno della perfezione + la McLaren inciampa (un Norris DNF lo sigilla); dimostrato “dura mesi”? Punti annullati, Verstappen fuori.
Il genio “anti-immersione” della McLaren? Rivendicato: lo skidwear anteriore è legale, i dossi di Las Vegas lo hanno ribaltato.
Mentre il caldo abrasivo di Lusail attende il 29 novembre, la verità “invisibile” della FIA non è un problema tecnico: i conti. L’impero di Verstappen? In bilico. La “magia” della RB21? Fumo e specchi. I colpi di scena del Qatar inseguono la salvezza nell’ombra.
La linea di faglia della F1? Ampliamento. Regole rigide; realtà accidentata. Verstappen va a caccia di storia; il paddock è a caccia di giustizia.
Il titolo? Un’apocalisse tra due razze – e il sogno al neon? In frantumi. NOVITÀ F1
