«O ME O LUI» — Lewis Hamilton scuote la Formula 1: chiede la squalifica di Max Verstappen o minaccia il ritiro immediato. La risposta del pilota olandese lascia tutti senza parole

La Formula 1 si trova nuovamente nel mezzo di un terremoto mediatico e sportivo. A pochi giorni dal Gran Premio di San Paolo, Lewis Hamilton ha lanciato una delle dichiarazioni più forti e controverse della sua carriera: “O me o lui.” Il sette volte campione del mondo britannico ha chiesto ufficialmente alla FIA e al team Mercedes di agire contro Max Verstappen, chiedendo che il pilota olandese venga escluso dalle ultime gare della stagione 2025.
Un’escalation di tensione
Tutto è iniziato dopo il controverso duello tra i due durante il Gran Premio del Messico, in cui un contatto tra le monoposto ha portato Hamilton a perdere posizioni preziose e Verstappen a vincere la gara. Secondo alcune fonti interne al paddock, Hamilton avrebbe accusato Verstappen di una manovra “deliberatamente pericolosa”, sostenendo che “il limite sportivo è stato superato da tempo”.

Durante una conferenza stampa improvvisata, Hamilton ha detto con tono fermo:
“Non posso continuare a correre in un campionato dove la sicurezza e il rispetto non sono più una priorità. Se nessuno interviene, allora significa che tutto è permesso. O me o lui.”
Parole pesantissime, che hanno immediatamente diviso il mondo della F1.
La reazione di Verstappen: fredda, tagliente e sorprendentemente matura
Max Verstappen, noto per la sua indole diretta, ha risposto in modo inaspettatamente calmo ma ironico.
“Se pensa che il problema sia io, allora forse non ama più questo sport. Io corro per vincere, non per fare amicizia. Ma se vuole andarsene… gli auguro buona fortuna.”
Un commento breve ma carico di significato, che ha rapidamente fatto il giro del mondo, generando milioni di visualizzazioni sui social. I fan si sono subito schierati: alcuni sostengono Hamilton, lodandolo per la sua posizione in difesa dell’etica sportiva; altri accusano il britannico di non accettare la nuova generazione di piloti più aggressivi.
I precedenti e il simbolismo della rivalità

La tensione tra Hamilton e Verstappen non è nuova. Tutti ricordano l’epica – e controversa – stagione 2021, terminata con la drammatica gara di Abu Dhabi, quando Verstappen strappò il titolo all’ultimo giro grazie a una decisione della direzione di gara che ancora oggi fa discutere.
Da allora, ogni contatto tra i due ha assunto un valore simbolico, quasi personale. Per molti, Hamilton rappresenta la classe e la tradizione della Formula 1; Verstappen, la rivoluzione, l’aggressività e la nuova generazione che non teme di sfidare le leggende.
La posizione della FIA e della Mercedes
Fonti vicine alla FIA avrebbero confermato che l’ente non ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale di squalifica da parte di Mercedes, ma ha preso nota delle dichiarazioni di Hamilton. Un portavoce ha dichiarato:
“Ogni incidente in pista viene analizzato secondo le regole. Non ci sono favoritismi né penalità basate sulle emozioni. La FIA garantisce imparzialità assoluta.”
Dal canto suo, Toto Wolff, direttore di Mercedes, ha cercato di mediare:
“Lewis è un campione e parla con il cuore. Ma in questo momento è importante riportare la calma. La rivalità tra i migliori deve restare in pista, non nei microfoni.”
Il mondo reagisce
Sui social media, l’hashtag #HamiltonVsVerstappen è diventato virale in pochi minuti. Ex piloti come Jenson Button e Nico Rosberg hanno commentato la vicenda, invitando entrambi a trovare equilibrio. Button ha scritto su X (ex Twitter):
“Capisco Lewis, ma la F1 ha sempre avuto rivalità forti. Fa parte del gioco.”
Mentre Rosberg ha aggiunto:
“Quando due giganti si scontrano, il mondo guarda. Ma la grandezza si misura anche nella capacità di superare le proprie emozioni.”
Cosa succederà adesso?
Il futuro resta incerto. Se Hamilton decidesse davvero di fermarsi, la Mercedes si troverebbe di fronte a una crisi senza precedenti. Ma molti credono che questa uscita pubblica sia anche una strategia psicologica: un modo per mettere pressione su Verstappen e sull’intera Red Bull, alla vigilia di una delle gare più decisive del campionato.
Il Gran Premio del Brasile potrebbe quindi diventare non solo una battaglia per i punti, ma una questione di orgoglio, dignità e potere tra due piloti destinati a segnare un’epoca.
E mentre il paddock si divide tra chi difende Hamilton e chi ammira Verstappen, una cosa è certa: la rivalità tra questi due giganti è ormai leggenda. E, come in ogni leggenda, la prossima pagina sarà scritta sotto gli occhi del mondo intero.
Conclusione:
Hamilton e Verstappen non sono solo due piloti. Sono due filosofie di corsa, due modi di intendere la competizione. “O me o lui” non è solo una frase di rabbia: è il grido di un campione che rifiuta di accettare un mondo che cambia troppo in fretta, e la risposta di un giovane re che non ha intenzione di abdicare.
La Formula 1, ancora una volta, vibra tra il dramma e la gloria — proprio come piace ai tifosi di tutto il pianeta.
