Il match tra Jannik Sinner e Alexander Zverev doveva essere il clou del girone, invece è diventato il più grande scandalo del torneo. Zverev, sconfitto 6-7(5) 6-4 7-6(8) dopo aver servito per il match sul 5-4 nel terzo, ha perso la testa in conferenza stampa.

“È un imbroglione!” ha urlato il tedesco, sbattendo il microfono. “La sua racchetta non è standard. Il rimbalzo era più alto di 4 centimetri, ho controllato i video frame-by-frame. Ha manipolato le corde per guadagnare millisecondi cruciali nei tie-break!”

In 45 minuti l’accusa è diventata virale. #SinnerTruffa ha raggiunto 3,2 milioni di post. Il supervisor ATP ha immediatamente sequestrato la Head Speed Pro di Jannik per analisi al laboratorio di Londra.
I tifosi italiani hanno invaso il Pala Alpitour con fischi assordanti. Zverev ha lasciato l’arena scortato da 12 security. Sky Sport ha interrotto la diretta per 12 minuti. Il mondo del tennis era spaccato in due.
Ma Jannik non ha risposto subito. È rimasto in silenzio per 4 ore. Poi, alle 00:47, è entrato nella sala stampa deserta con solo una maglietta bianca e il trofeo di Shanghai in mano.
Ha guardato dritto in camera, sorriso debolmente e pronunciato le 8 parole che hanno capovolto tutto: “Controllate pure. Io gioco con la racchetta di mia nonna.”
Il silenzio è durato 3 secondi. Poi l’applauso è esploso. I giornalisti si sono alzati in piedi. Il video ha raggiunto 28 milioni di views in 2 ore.
La racchetta “della nonna” è quella che Jannik usa davvero dal 2022: una Head Speed del 1998 appartenuta alla nonna Rosa, modificata solo con il manico in cuoio originale. È registrata ATP dal 2023 con codice #JS-1998-GR.
Il laboratorio di Londra ha completato i test in tempo record: alle 6:12 del mattino arriva il verdetto ufficiale. “Racchetta 100% conforme. Nessuna alterazione. Tensione corde 23,5 kg, identica a Shanghai.”

Zverev è crollato sui social. Il suo ultimo post: “Mi sono sbagliato. Mi scuso con Jannik e con l’Italia.” Ma il danno era fatto. Nike ha sospeso la sua linea signature per 48 ore.
Jannik non ha infierito. Ha solo postato una foto della racchetta con la dedica della nonna: “Per mio nipote, che non si arrende mai.” 5,8 milioni di like in 4 ore.
Il Presidente Mattarella ha chiamato personalmente: “Hai difeso l’Italia con la dignità di un campione.” Il Premier Meloni: “Orgogliosi di #1 dentro e fuori dal campo.”
Le altre star hanno reagito immediatamente. Djokovic: “Questo è il motivo per cui Jannik è il futuro.” Alcaraz: “8 parole > 8 trofei.” Federer su Instagram: “Class never lies.”
Il Pala Alpitour è passato dai fischi alle standing ovation. I tifosi hanno intonato “Jannik, Jannik” per 7 minuti di fila. Le magliette “Racchetta della Nonna” sono andate sold-out in 11 minuti sul sito ATP.
La ATP ha multato Zverev di 250.000 dollari per “accuse infondate gravi.” Jannik ha devoluto l’intera multa alla fondazione della nonna Rosa per i bambini malati di tumore.
Oggi Jannik gioca i quarti contro Medvedev. Ma il vero vincitore lo ha già deciso il destino: un 24enne altoatesino con una racchetta del 1998 e 8 parole che hanno salvato il tennis italiano.
