Quando Jannik Sinner ha sollevato la coppa delle ATP Finals 2025, 12.000 persone hanno applaudito il campione. Ma quando ha portato le mani al petto formando un cuore perfetto verso la tribuna dove sedeva Laila Hasanovic, 12.000 persone hanno trattenuto il respiro. Per la prima volta nella sua carriera, il numero 1 del mondo ha lasciato che il mondo vedesse dentro.

«Quel gesto in campo non è stato soltanto un momento spontaneo», ha confessato Jannik ieri sera in un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport, «è stato il segnale che qualcosa in me stava cambiando. Per anni ho tenuto tutto chiuso dentro: emozioni, paure, amore. Ma negli ultimi mesi ho capito che non si può essere autentici solo con la racchetta in mano».
Il cuore dedicato a Laila – la modella serbo-bosniaca 24enne con cui sta da quasi un anno – è stato il gesto più “umano” mai visto da Sinner in pubblico. Niente sorrisi forzati, niente risposte telegrafiche. Solo due mani unite e uno sguardo che non aveva bisogno di parole.
«Prima proteggevo la mia vita privata come se fosse una debolezza», continua Jannik, «pensavo che mostrare sentimenti mi avrebbe fatto sembrare meno concentrato, meno professionista. Ma Laila mi ha fatto capire che l’amore non toglie energia: la moltiplica. Quando sono con lei non devo fingere di essere una macchina. Posso essere semplicemente Jannik».

La trasformazione è evidente a tutti. Chi lo conosce da anni racconta di un ragazzo che, fino al 2024, non aveva nemmeno una foto personale sui social. Oggi posta storie di viaggi a Dubai con lei, di cene a Montecarlo, di passeggiate mano nella mano a San Candido. L’ultimo post – una foto in bianco e nero di loro due che ridono sotto la pioggia a Torino – ha raggiunto 4,8 milioni di like in 12 ore.
«Dopo il caso doping dell’anno scorso ho toccato il fondo», rivela Sinner per la prima volta con questa sincerità, «mi sentivo solo contro il mondo. Lei è rimasta lì, in silenzio, senza mai chiedere spiegazioni ai giornalisti, senza mai postare una storia per farsi pubblicità. Mi ha tenuto la mano quando non sapevo se avrei più giocato. Da quel momento ho deciso: se devo aprirmi con qualcuno, comincio dalle persone che meritano davvero».
Anche il team tecnico ha notato il cambiamento. Darren Cahill, il suo coach, sorride: «Prima Jannik vinceva e tornava subito in albergo. Ora festeggia, abbraccia Laila, ride con noi fino a tardi. È più leggero. E quando è leggero, gioca ancora meglio».

La scena di ieri ha fatto impazzire i tifosi. #SinnerCuore è rimasto in tendenza mondiale per 18 ore. Le ragazzine impazziscono, le mamme si commuovono, persino i “puristi” che lo accusavano di essere freddo ora scrivono: «Finalmente un numero 1 che ha anche un cuore».
Jannik chiude l’intervista con una frase che sa di promessa: «Nel 2026 voglio vincere ancora, ma voglio soprattutto vivere. Voglio che la gente ricordi non solo i miei dritti, ma anche che sono stato capace di amare senza paura».
E mentre a Torino le luci del Pala Alpitour si spengono, una cosa è certa: il ragazzo di San Candido che un tempo nascondeva tutto, oggi ha deciso di mostrare tutto. E il tennis non è mai stato così bello.
