Il mondo della Formula 1 è ancora una volta in fiamme dopo che è emerso che Max Verstappen ha rifiutato un’incredibile offerta di contratto da 80 milioni di dollari all’anno da parte di una neonata squadra di corse – sostenuta, secondo quanto riferito, da un consorzio di investitori statunitensi e sauditi che vuole entrare nello sport dal 2026.

Ma ciò che ha davvero dato il via a questa storia è stata la fuga di una lettera personale ed emotiva che Verstappen ha scritto alla sua attuale squadra, la Red Bull Racing. Originariamente destinata ai dirigenti della squadra Christian Horner e Helmut Marko, la lettera è stata misteriosamente condivisa tramite una fonte anonima e si è diffusa a macchia d’olio sui social media e sui media sportivi internazionali nel giro di poche ore.
Nella lettera Verstappen scrive, tra le altre cose:
La Red Bull non è solo una squadra per me: è casa mia. Hai creduto in me quando avevo solo 17 anni, mi hai dato le ali quando tutti gli altri dubitavano. Nessuna somma di denaro al mondo può sostituirlo.

La lettera rivela un raro lato vulnerabile del tre volte campione del mondo olandese. Pur riconoscendo l’offerta come “allettante” e “un segno del mio valore in questo sport”, ha sottolineato che la lealtà, la fiducia e il legame emotivo sono per lui più importanti dei numeri sulla carta.
Secondo quanto riferito, l’offerta rifiutata proveniva da un team che intendeva apparire sulla griglia a partire dal 2026 con la tecnologia Mercedes e un ampio supporto finanziario. Volevano Verstappen non solo come pilota, ma anche come “figura sportiva e co-visionario del progetto”. L’accordo lo avrebbe reso il pilota più pagato nella storia della F1, superando addirittura la somma record mai ricevuta da Lewis Hamilton.
La Red Bull ha reagito alla notizia con emozione. Christian Horner ha detto durante una conferenza stampa a Spa:

“Max ha dimostrato ancora una volta chi è: un vero campione, non solo in pista, ma anche come persona. Le sue parole ci hanno toccato profondamente.”
I tifosi di tutto il mondo sono divisi. Alcuni lodano Verstappen per la sua lealtà e integrità, mentre altri mettono in dubbio la strategia a lungo termine del pilota, soprattutto ora che la Red Bull è sotto pressione a causa delle tensioni interne e dell’ascesa di squadre come McLaren e Ferrari.
Lo stesso Max Verstappen non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, ma il suo management ha confermato che la lettera è autentica e che “la decisione è stata finalizzata: Max rimarrà con la Red Bull almeno fino al 2028, come concordato in precedenza”.
Quello che è certo: questo evento non solo segna un capitolo straordinario nella carriera di Verstappen, ma sottolinea anche che in un mondo di milioni e mega affari, i principi possono ancora avere un posto al vertice.
